Circa l'artista |
Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica italiana, catalogato nel ERPAC (Ente Regionale del Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia).
2019 DARIO TONANI Ruote classiche n° 362, periodico mensile (ED Editoriale Domus) - Febbraio 2019 "La mia arte annegata in una texture"
Americano d'origine ( è nato a Leominster, Massachusetts, nel 1958), Paul David Redfern risiede e lavora da tempo in Italia (a Gorizia), dove nel 2014 è stato insignito del titolo di [ ... ] |
Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica italiana, catalogato nel ERPAC (Ente Regionale del Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia).
2019 DARIO TONANI Ruote classiche n° 362, periodico mensile (ED Editoriale Domus) - Febbraio 2019 "La mia arte annegata in una texture"
Americano d'origine ( è nato a Leominster, Massachusetts, nel 1958), Paul David Redfern risiede e lavora da tempo in Italia (a Gorizia), dove nel 2014 è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica per meriti artistici. La sua passione per le auto classiche - è felice possessore di due Fiat 500 storiche - lo ha portato, nel 1994, a elaborare un suggestivo progetto artistico denominato "Photomorfosi". Di che cosa si tratta ce lo spiega lui stesso: "Sono fotomanipolazioni digitali. In estrema sintesi, realizzo le mie opere con tre soli strumenti: un iMac, una fotocamera digitale e Photoshop." Ciò che rende in realtà le sue creazioni particolarmente suggestive è l'uso massiccio delle cosiddette texture grafiche, che suggeriscono l'illusione che il soggetto sia dipinto su una superficie reale, come ad esempio il legno, la latta o la pietra, anziché al computer. "L'osservatore" ci spiega, "può facilmente immaginare che ciò che vede sia un oggetto reale, piuttosto che un'immagine digitale rappresentata da una sequenza di bit". A caratterizzare ulteriormente i suoi "quadri", sempre in colori plumbei e con ampio utilizzo dell'effetto ruggine, ci sono figure nascoste nella composizione che richiedono, per essere individuate, un'osservazione attenta e prolungata tra giochi di sovrapposizioni e trasparenze. Provate a trovarle! Un modo per invitare lo spettatore a entrare nel mondo dell'artista. Ma soprattutto una forma originale d'intendere l'elaborazione digitale, che di norma gioca tutto sull'immediatezza e impatto. I suoi soggetti sono icone dagli anni Trenta in avanti, sportive ma anche note utilitarie, contestualizzate con elementi grafici e pubblicitari contemporanei al soggetto.
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